SARDINE IN OLIO D’OLIVA

Le sardine nelle conserve di Rosalita sono della specie Pilchardus, la più apprezzata e gustosa. Vengono pescate nell’Atlantico con la tecnica della circuizione. Quando si trova un banco di sardine, la rete viene gettata e la barca compie un giro di 360 gradi per circondarlo.

 Questo metodo viene utilizzato da molti anni. Ora le barche sono più grandi e potenti e le reti sono migliori, ma la tecnica è cambiata pochissimo da allora.

 Il sapore delle sardine dell’Atlantico è più intenso di quelle pescate nel Mediterraneo, perché qui le acque sono più fredde e agitate, e il pesce risulta più saporito. Sono così buone da leccarsi le dita!

Le sardine nelle conserve di Rosalita sono della specie Pilchardus, la più apprezzata e gustosa. Vengono pescate nell’Atlantico con la tecnica della circuizione. Quando si trova un banco di sardine, la rete viene gettata e la barca compie un giro di 360 gradi per circondarlo.

 Questo metodo viene utilizzato da molti anni. Ora le barche sono più grandi e potenti e le reti sono migliori, ma la tecnica è cambiata pochissimo da allora.

 Il sapore delle sardine dell’Atlantico è più intenso di quelle pescate nel Mediterraneo, perché qui le acque sono più fredde e agitate, e il pesce risulta più saporito. Sono così buone da leccarsi le dita!

Le sardine in scatola vengono preparate in Galizia da oltre 100 anni. Ci piace l’idea che tutti abbiano la possibilità di goderne ovunque e in qualsiasi momento dell’anno.

 Durante l’inscatolamento delle sardine con l’olio, non ci si limita soltanto a conservare il pesce. La sardina viene idratata con l’olio, i sapori si mescolano e inizia un processo che ha molto di alchemico, in cui il risultato finale è più della somma delle sue parti.

Prepariamo queste conserve con sardine atlantiche freschissime, che puliamo a mano una per una. Mentre le puliamo, selezioniamo le migliori.

 Una volta rimosse le teste e le ossa, le tostiamo leggermente. Si tratta di un processo tradizionale che ammorbidisce le lische e lascia la polpa con una consistenza perfetta. Le sistemiamo a mano nelle scatolette, disponendole una per una, e le copriamo con olio d’oliva raffinato.

Prepariamo queste conserve con sardine atlantiche freschissime, che puliamo a mano una per una. Mentre le puliamo, selezioniamo le migliori.

 Una volta rimosse le teste e le ossa, le tostiamo leggermente. Si tratta di un processo tradizionale che ammorbidisce le lische e lascia la polpa con una consistenza perfetta. Le sistemiamo a mano nelle scatolette, disponendole una per una, e le copriamo con olio d’oliva raffinato.

Lo sapevi che le sardine, un pesce così umile, hanno lo stesso valore nutrizionale del salmone? E se sono in scatola, ancora di più.

Le sardine sono un’importante fonte di omega 3, gli acidi grassi che rafforzano i neuroni, proteggono il cuore e aiutano a controllare il colesterolo. Inoltre, forniscono proteine, vitamine A, B3, B12, D ed E, nonché minerali importanti per la salute, come fosforo, iodio e zinco.

La lisca della sardina in scatola può (e deve) essere mangiata, poiché si ammorbidisce durante il processo. Le sardine in scatola forniscono quindi una quantità extra di vitamina D e fino al triplo del calcio. L’inscatolamento migliora le proprietà nutrizionali di questo pesce, che è già un’importante fonte di nutrienti.

Ecco perché ogni momento è buono per aprire una scatola di sardine, basta avere fame e voglia di mangiare bene. Ci sono mille modi per gustarle. Ecco alcuni suggerimenti…